Comfort Food: il sapore della felicità!

Shopping, vacanze, una giornata di relax in un centro massaggio, una gita tra l’arte: queste sono alcune delle cose che ci piace fare per coccolarci, ma da sempre (anche se ancora non era chiamato Comfort Food) il rimedio per consolarci, coccolarci e confortare arriva dal cibo. Rapido, economico, sano (di solito).

Il comfort food infonde in noi piacere. Emozioni e sentimenti nostalgici mentre lo mangiamo. Le papille gustative ballano la Hula, il cibo attraversa la bocca, il cervello e il cuore. Esclamiamo: ” ecco questo mi ci voleva proprio”. Come un caldo abbraccio, un vecchio maglione di lana, il nostro divano, il posto preferito in cui potersi nascondere per un po’, la coperta di Linus a cui non dobbiamo rinunciare. Il comfort food viene anche chiamato piatto della nostalgia, quelli che ci ricordano la nostra infanzia, per citare una vecchia pubblicità, facilitano (notare non ho scritto SPOT) il ” logorio della vita moderna”.

Ha ciascuno il suo comfort food di riferimento, un alimento, un piatto che ci riporti a momenti piacevoli. Per molti è la cioccolata (integralisti quella fondente) in tutte le sue sfumature, quando viene il freddo quella in tazza ovviamente con panna (non vale quella nella bomboletta) fresca montata. Oppure le patatine fritte o il profumo di qualche sugo che appena lo senti, sei proiettato a quando avevi dieci anni e giocavi in cortile. Il mio è lo spaghetto al pomodoro. Piatti semplici, ricette casalinghe, ma strutturati con l’amore che ci rievoca, ci fanno riappacificare con il mondo, deliziano lo spirito e la nostra anima. La reazione chimica che si innesca nelle nostre celluline grigie è simile a quella dei suoni e degli odori, abbiamo memoria dei sapori. Grazie al rilascio della endorfina, dopamina e serotonina si riduce lo stress e l’umore migliora. Il comfort food non è solo cibo, è molto altro tocca il cuore.Chi si vuole bene, mangia bene. Nutrirsi deve essere un piacere, il giusto connubio tra pietanze ed emozioni.